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Il COVID-19 sembra meno aggressivo è il risultato del Lockdown oppure ci sono delle causa naturali che ci obbligano a stare in guardia?

Gino Visciano | Skill Factory - 03/06/2020 07:47:36 | in Home

A tenere banco in questi giorni sono le parole del primario del San Raffaele, Alberto Zangrillo, che ha definito il Covid "morto dal punto di vista clinico".

Osservando le statistiche, i dati sembrano dargli ragione, perché sia il numero di morti che i contagiati sono diminuiti e in 8 regioni non c'è nessun nuovo caso. 

Ma la minore aggressività del virus  è il risultato del lockdown oppure ci sono delle causa naturali?

Probabilmente gli effetti negativi del virus sono stati attenuati da cause naturali e quindi sarebbe opportuno non abbassare la guardia. 

 

La spiegazione potrebbe essere di tipo astronomico!

Durante i mesi estivi l'altezza del Sole rispetto all'orizzonte aumenta, raggiungendo il punto massimo il 21 giugno, giorno del solstizio d'estate.

In questo periodo i raggi del sole raggiungono la Terra quasi in modo perpendicolare e sono molto intensi.

La radiazione solare è composta da diverse frequenze delle spettro delle onde elettromagnetiche ed oltre alla radiazione visibile (luce), emette anche raggi ultravioletti (UV).

Lo spettro UV, ha una lunghezza d’onda compresa tra i 200 e i 400 nm (nanometro) ed è altamente efficace ad eliminare dall’ambiente batteri e virus, limitando la trasmissione aerea di questi patogeni ed agenti infettivi.

L'uso dei raggi ultravioletti è molto diffuso nei laboratori per sterilizzare gli strumenti e le apparecchiature mediche.

Questo spiegherebbe anche perché nelle città molto inquinate gli effetti del COVID sono molto maggiori.  L'ozono è lo scudo del Pianeta contro alcuni tipi di raggi ultravioletti provenienti dal Sole, gli ossidi di azoto (NOx), emessi principalmente dal traffico, dalla produzione di energia, dalla produzione di calore per i processi produttivi e per il riscaldamento degli ambienti,  aumentano la concentrazione di ozono nell'atmosfera.

Le reazioni che portano alla formazione dell'Ozono nell'ambiente, generano anche piccole quantità di altre sostanze ossidanti che formano la miscela chiamata usualmente smog fotochimico, di cui l'ozono è comunque la componente principale.

L'alta quantità di smog fotochimico oltre a bloccare i raggi UV letali per gli esseri viventi, potrebbe bloccare anche quelle frequenze che invece sono letali solo per i virus ed  i batteri, favorendo la loro diffusione.

Se questa ipotesi fosse giusta, dobbiamo sperare che durante i mesi estivi il virus venga distrutto completamente dai raggi UV, altrimenti è possibile che durante i mesi invernali, attenuandosi l'effetto dei raggi UV, il virus ritorni ad essere aggressivo come prima.

 

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